Stemma Borromeo            Villa Borromeo - La Villa            Stemma Fiorentino     

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Le colline del Chianti, illuminate di toni verdi e dorati, formano una splendida cornice nella quale è incastonata Firenze: L'architettura delle case riprende l'armonia della natura, e muri color Villa Borromeo ocra delle ville si fondono con le forme eleganti dei cipressi e degli olivi. Le ville che i nobili fiorentini vi costruirono nei secoli passati si presentano in posizioni strategiche quasi nascoste tra il verde degli alberi; gli stemmi illustriche le distinguono, testimoniano il trascorrere inesorabile del tempo ritmato da interessanti vicende storiche. 

Tra esse si distingue, per antichità e bellezza: Villa Borromeo.

L'indicazione degli antichi propietari ricorda le radici fiorentine della famiglia Borromei, celebre soprattutto per aver dato alla chiesa San Carlo (1564-1584), Cardinale nepote di Pio IV e severo riformatore della Diocesi Ambrosiana, ed il Cardinale Federico (1564-1631), ricordato in pagine indimenticabili dei "Promessi Sposi".

Il più antico ricordo di questa loro abitazione è del 1456 quando - come si legge nelle istorie di   Giovanni Cambi dopo un terribile uragano la Villa di campagna di Giovanni Borromei offrì rifugio all'Arcivescovo di Firenze, S. Antonio.

Salotto verde La documentazione storica dimostra come la propietà di questa casa sia legata alla storia di Firenze.

Gino Capponi nella "Storia della Repubblica di Firenze", riferendosi alla congiura De' Pazzi, tra le ingiustizie da questi subite riporta come "per ultimo avvenne che Giovanni De' Pazzi, avendo in moglie la figliola unica di Giovanni Borromei, uomo ricchissimo, le sostanze di lui dovevano andare alla figlia: ma fatta una legge che i cugini maschi privassero dalla successione le sorelle, il pingue retaggio andò invecie a Carlo Borromei molto aderente a casa Medici". Sala bar

Questo legame con le principali famiglie italiane si consolidò anche con le nozze di Gilberto con Margherita, sorella del Cardinale Giovanni Angelo Medici che, nominato Pontefice, chiamò presso di sé il nipote Carlo Borromeo, aprendogli la strada alla carriera Ecclesiastica a alla Santità.

Nel 1704 metà della villa passò in proprietà, come dote matrimoniale, ai Capponi, un' altra famiglia tanto legata alla storia di Firenze.

Situata sulla via Cassia che congiunge la capitale Toscana con Siena e Roma accolse ospiti illustri tra cui Pio VII, durante il viaggio che lo conduceva in Francia prigioniero di Napoleone, e Antonia Di Borbone, moglie del Granduca Leopoldo II, che con i figli e la corte vi soggiornò durante i moti del 1848.

Saletta Villa di campagna, abitazione e rifugio in tempi di calamità, Villa Borromeo è anche testimonianza di una antica devozione Mariana nella suggestiva Cappella, che riproduce fedelmente l'antica casa di Loreto, così com'era prima che l'incendio la devastasse.

Attualmente è di propità di Adele e Livia Zannoni.                       Torna su

by eviviani@